
Essiccazione legno: tecnologie e impianti per ogni soluzione

Il legno è oggi una delle principali materie prime utilizzate in diversi comparti produttivi. Parliamo di un materiale ecologico, rinnovabile e versatile, le cui proprietà spesso si scontrano con le esigenze produttive a causa della sua deperibilità nel tempo e della poca stabilità dimensionale. Da qui nasce l’esigenza di sottoporre il legno a diversi processi di lavorazione, con l’obiettivo di migliorarne le performance. Il trattamento termico ad alta temperatura, attraverso gli impianti di essiccazione, offre una soluzione sostenibile e di facile applicazione per lavorare questo materiale e ottenere un prodotto finito di qualità elevata.
In questo articolo andremo ad analizzare tutte le tecnologie per l’essiccazione del legno, individuando le soluzioni più adatte a seconda delle caratteristiche proprie di ogni specie legnosa.
Le caratteristiche delle specie legnose da tenere in considerazione prima della loro essiccazione
Il processo di essiccazione del legno deve necessariamente tenere conto delle peculiarità di ogni specie, soprattutto delle sue proprietà fisico-meccaniche:
- Resistenza: è una misura della capacità del legno di resistere a varie forme di stress, come la compressione, la trazione, la flessione e la torsione. La resistenza dipende da diversi fattori, tra cui la specie legnosa, la sua densità, l’umidità, la temperatura e la presenza di difetti come nodi, fessure o tarli.
- Durezza: esprime la capacità del materiale di resistere a deformazioni permanenti legate, ad esempio, alla penetrazione di un oggetto esterno. La durezza del legno può variare significativamente tra le diverse specie legnose e può essere influenzata da fattori come la densità, la presenza di lignina, la struttura cellulare e la presenza di eventuali difetti come nodi o fessure. È importante sottolineare come la durezza del legno varia in base alla temperatura. Il processo di essiccazione deve tenere in considerazione questo fattore poiché la durezza diminuisce all’aumentare della temperatura di trattamento.
- Rigidezza: misura la capacità del legno di resistere alla deformazione elastica quando viene sottoposto a carichi o sforzi esterni. Tale parametro dipende principalmente dalla sua struttura cellulare, dalla densità, dalla composizione chimica e della presenza di eventuali difetti.
- Densità: indica la quantità di massa presente per unità di volume di legno. I legni più densi hanno una maggiore quantità di materiale legnoso per unità di volume, mentre i legni meno densi hanno una minore quantità di materiale.
L’insieme di tutti questi parametri è determinante per i risultati del processo di essiccazione del legname. Conoscere le proprietà fisico-meccaniche di ogni specie legnosa è importante per riuscire a impostare in maniera ottimale tutti i parametri di essiccazione del materiale, tra cui temperatura, umidità e ventilazione. Un’essiccazione troppo rapida, infatti, può causare danni irreversibili al legno, mentre un processo troppo lento può favorire la proliferazione di muffe e funghi. Riuscire a mantenere un equilibrio ideale tra tutti questi fattori è essenziale per garantire risultati soddisfacenti e preservare le caratteristiche strutturali ed estetiche del legno. Ogni specie legnosa, in base alle sue proprietà, richiederà un trattamento termico differente.
Gli impianti di essiccazione convenzionale
Gli impianti di essiccazione convenzionale funzionano secondo il principio del ricambio d’aria grazie a un’alimentazione fornita da qualsiasi fluido termico o fonte di energia. I nostri impianti di essiccazione convenzionale si suddividono in:
- Essiccatoio DK201K: questo impianto è alimentato da un fluido termico il cui riscaldamento avviene attraverso degli appositi scambiatori di calore con tubi alettati bimetallici. Le serrande motorizzate assicurano il regolare ricambio d’aria. I fluidi utilizzati sono: acqua calda, acqua surriscaldata, olio diatermico e vapore.
- Essiccatoio DK201B: alimentato a gas metano, gpl, gasolio o energie rinnovabili, questo impianto è dotato di un bruciatore che garantisce un riscaldamento diretto, senza necessità di installare una caldaia esterna. La soluzione è particolarmente vantaggiosa perché a fronte di un investimento iniziale contenuto, si ottiene un impianto altamente efficiente e dai consumi ridotti.
- Essiccatoio DK201T: Gli essiccatoi in versione Tunnel sono indicati per diminuire i tempi delle operazioni di carico/scarico del materiale. Il legno viene posto su carrelli che vengono movimentati su binari di scorrimento. Sono particolarmente adatti per l’essicazione di grandi quantitativi di legname e nella essiccazione di pallet.
- Essiccatoio DK201M: Le celle mobili rappresentano una soluzione tecnologicamente molto avanzata che consente di spostare la cella direttamente sopra il legname, velocizzando così le operazioni di carico e scarico.

Impianti ad alta temperatura
A seconda delle necessità del prodotto, il trattamento termico del legno può avvenire a temperature molto elevate, dai 90°C ai 250°C. Grazie ai nostri impianti ad alta temperatura è possibile essiccare il legno con l’azione combinata di calore e vaporizzazione. Questo trattamento consente di regolare la colorazione del materiale desiderata, nonché conferisce maggiore stabilità e resistenza alle intemperie. La nostra soluzione:
- Cella di vaporizzazione del legno ad alta temperatura DK201S e DK201V: La cella di vaporizzazione DK201S è alimentata da diverse fonti di calore, tra cui vapore, acqua surriscaldata, olio diatermico e sistemi di riscaldamento diretto a gas o gasolio. Questa cella è progettata con un elevato livello di isolamento termico per garantire un efficiente controllo del ciclo. Il monitoraggio avviene tramite due sonde di temperatura, consentendo un preciso controllo del processo.
Il processo di vaporizzazione del legno, è fondamentale per il processo di essiccazione. Questa tecnica può essere applicata a tutte le specie legnose e, in base alla durata del trattamento, può uniformare il colore del legno o conferire particolari sfumature. Durante questa operazione, il legno viene esposto a temperature elevate e alta umidità, ricreando un ambiente di vapore saturo. Esistono due tipi principali di vaporizzatori per il legno: i vaporizzatori diretti e quelli indiretti. Nei vaporizzatori diretti, il vapore saturo viene iniettato direttamente nella cella attraverso un tubo forato. Nei vaporizzatori indiretti, il vapore viene generato in una vasca contenente serpentine attraverso le quali scorrono acqua surriscaldata, vapore o olio diatermico. È anche possibile generare vapore utilizzando bruciatori a gas o gasolio, dotati di appositi scambiatori di calore.